sabato 25 aprile 2020

STEP#09 parte 1

Buongiorno a tutti, in questo post andremo a ricercare il verbo studiato nell'arte figurativa.

Nel web ho trovato quest'interessante dipinto ad olio su tela, dal titolo "Esperimento su un uccello nella pompa pneumatica", opera di Joseph Wright of Derby, ultimato nel 1768, conservato presso la National Gallery di Londra. il dipinto è considerato il capolavoro dell'arte inglese.

Esperimento su un uccello nella pompa pneumatica

Joseph Wright per la prima volta propone un soggetto scientifico, un esperimento di vuoto pneumatico, con la stessa ambientazione e rispetto precedentemente riservati ai soggetti religiosi o storici. 
La scena del quadro raffigura uno scienziato mentre sta eseguendo un esperimento nuovo per quei tempi: dimostrare che l'assenza di ossigeno provocava la morte. Per questo l'aria veniva pompata fuori da un contenitore nel quale era rinchiuso un animaletto (in questo caso un pappagallo bianco).

La scena, illuminata solo da una candela, e le diverse emozioni evidenziate dai vari personaggi esprimono i sentimenti contrastanti dell'epoca verso la scienza: meraviglia e timore, interesse, sgomento e paura, ma la curiosità scientifica prevale sulla preoccupazione per il volatile.

Joseph Wright of Derby
La figura centrale guarda fuori dal dipinto, come se stesse invitando l'osservatore a partecipare o come per mostrare il risultato.

A quel tempo venivano espressi dubbi sul fatto che le conoscenze razionali o scientifiche fossero in grado di rispondere a tutte le domande e di spiegare, in maniera soddisfacente, tutti i misteri della natura.

L'artista inoltre utilizza un accostamento inconsueto: l' interesse nascente per la scienza (che scaturiva dall'Illuminismo) viene reso con un chiaroscuro di ispirazione caravaggesca, ponendo un interrogativo sempre attuale sui metodi e sui limiti della sperimentazione.

pompa pneumatica di Boyle
Analizzando un dettaglio dell'opera si può notare che la pompa d'aria utilizzata dal "filosofo della natura" è quella realizzata da Robert Boyle, ritratta nella foto a fianco.

Nel 1657, stimolato dalla lettura di un resoconto degli esperimenti di pneumatica effettuati da Otto von Guericke, Boyle cominciò a pensare di costruire uno strumento che consentisse di produrre agevolmente il vuoto.

Grazie alla collaborazione del suo assistente Robert Hooke, egli riuscì ben presto a realizzare una pompa pneumatica, con cui fu in grado di compiere importanti esperienze, descritte nell'opera "New Experiments physico-mechanicall, Touching the Spring of the Air and its Effects".

Boyle riuscì a dimostrare che la sospensione della colonna di mercurio nel tubo barometrico, rilevato dalle esperienze di Toricelli, allievo di Galileo Galilei, era riconducibile alla pressione atmosferica, che il suono era impossibile nel vuoto, che l'aria era indispensabile alla vita e alla combustione e, inoltre, che essa era caratterizzata da una permanente elasticità. 

Boyle giunse a determinare la relazione che lega il volume e la pressione di un gas a temperatura costante (il volume varia inversamente rispetto alla pressione), stabilendo così quell'importante principio fisico noto con il nome di "legge di Boyle".

A presto.

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