sabato 18 aprile 2020

STEP#04

Bentornati, in questo nuovo post andremo a ricercare il termine sotto inchiesta nella mitologia.
Poiché il verbo pompare nel suo significato moderno compare soltanto tra il XVI e il XVII sec. grazie al genio di Leonardo da Vinci, ci è difficile ritrovare tale termine nella mitologia greca e latina.

Tuttavia, non sono passati inosservati i giardini pensili di Babilonia, capolavoro dell'idraulica e dell'ingegneria antica; gli unici, tra le Sette Meraviglie del Mondo Antico, per cui non esiste nessuna certezza della loro reale esistenza, la cui rappresentazione, nell'immaginario collettivo, si avvicina più al mito che alla realtà effettiva.

Differentemente da tutte le opere architettoniche babilonesi di cui sono pervenute iscrizioni celebrative, in cui i sovrani rivendicavano la costruzione delle varie opere, non esiste nessuna fonte coeva che possa attestare l'edificazione dei Giardini.

Immagine relativa ai Giardini Pensili di Babilonia
Sotto il regno di Nabucodonosor (604 - 562 a.C.) si fa risalire la costruzione dei Giardini.

Le fonti babilonesi tacciono, mentre autori più tardi, greci e latini,  descrivono i giardini come un'opera d'arte di suggestiva bellezza, al cui ultimo livello si accedeva per mezzo di una scala, lungo la quale correvano delle spirali attraverso cui l'acqua veniva portata di continuo dall'Eufrate, che scorreva lungo l'edificio dei Giardini, con "macchine per pompare l'acqua" riferisce Diodoro.

Il re, mecenate di tale meraviglia, già ai tempi di Erodoto (cento anni dopo), era del tutto dimenticato e i Giardini venivano citati non con il suo nome, ma con quello di una regina leggendaria - Semiramide - che oggi gli storici identificano con la regina assira Samuramat.

I Greci la chiamarono Semiramide e le assegnarono campagne di conquista, un governo saggio e la creazione dei Giardini. La Bibbia e la tradizione medioevale la ricordano invece come simbolo di lussuria e crudeltà.

Si racconta che Semiramide alla morte del marito re fondò altre città, poi quando il figlio ordì un attentato alla sua vita, invece di punirlo gli cedette il potere e scomparve nel nulla al pari degli dèi.
Altri ancora ritengono fosse una principessa babilonese che giunta al trono assiro, operò una politica di amicizia con Babilonia.

Immagine relativa ai Giardini Pensili di Babilonia
Diodoro nella sua trattazione di Babilonia ne dà questa descrizione: "Vi era anche il cosiddetto giardino pensile, presso l'acropoli, che costruì non Semiramide, ma un certo re siro, per la sua consorte Amytis che, a quanto si dice, essendo persiana di origine, chiese al re di imitare, tramite gli artifici del giardino botanico, i caratteri particolari del paesaggio persiano".

È nel Palazzo meridionale, quello in cui fu disposto il corpo senza vita di Alessandro Magno nel 323 a.C., che l'archeologo tedesco Robert Johann Koldewey (1855 - 1925) colloca i Giardini, poiché nei suoi scavi ha individuato una struttura coperta da volte a botte, quattordici stanze e un pozzo con dei fori, ipoteticamente considerato il meccanismo idrico dei Giardini.

Donald John Wiseman (1918 - 2010), studioso biblico, archeologo e assiriologo, ha collocato i Giardini "sopra e a settentrione della grande muratura a ovest" del Palazzo Meridionale presso le rive dell'Eufrate.

Di Babilonia, città posta a 100 chilometri a sud di Baghdad, non è rimasto quasi nulla. Conquistata dai Persiani di Ciro nel 539 a.C. parzialmente distrutta nel 482 a.C. fu poi abbandonata.

Eppure il suo ricordo è ancora vivo nell'immaginario come i suoi Giardini Pensili.

A presto.

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