sabato 25 aprile 2020

STEP#08

Bentornati , in questo nuovo post andremo a ricercare il termine "pompare" nella storia antica.

Le prime macchine idrauliche si devono a due inventori del III secolo a.C.: Ctesibio e Archimede.

Ctesibio è stato un ingegnere e inventore dell'antica Grecia, inventore della pompa, dell'organo a canne e dell'orologio ad acqua, fondatore della pneumatica e iniziatore della scuola dei meccanici Alessandrini.

Vitruvio con il termine di "macchina di Ctesibio"  descrive una pompa aspirante-premente utilizzata per irrigare giardini, realizzare giochi d'acqua o come pompa di sentina o per spegnere incendi.

Macchina di Ctesibio
Essa sfruttava il movimento di due pistoni che, mossi da una leva, per mezzo di valvole mettevano alternativamente in pressione l'acqua destinata a passare in un serbatoio e, dì lì, in una canna con boccaglio, orientabile in altezza per dirigerne il getto.

Tra i reperti archeologici ci sono giunti i resti di una ventina di pompe di questo tipo (due coppie sono state ritrovate su una nave affondata nel I secolo d.C. lungo la costa della Provenza). La presenza di parti metalliche dimostra capacità metallurgiche superiori a quelle che solitamente si è disposti a riconoscere agli antichi.

L'efficienza delle pompe, in particolare, dipendeva dal gioco tra cilindro e pistone e negli esemplari rinvenuti era quasi perfetto, tale da assicurare un rendimento del 95%.

La "vite di Archimede", altrimenti detta coclea idraulica, sarebbe da attribuire al famoso matematico e fisico Siracusano, che la progettò nel III secolo a.C., su espressa richiesta del re d'Egitto desideroso di possedere una macchina che consentisse di rimuovere l'acqua dalle sue navi.

Vite di Archimede
Tuttavia, una seconda teoria suggerisce che la coclea sia stata creata centinaia di anni prima dalla nascita di Archimede (nel corso del V secolo a.C.) per curare i giardini babilonesi, e che egli si limitò ad adattarla per renderla funzionale in tutto il mondo allora conosciuto.

Al di là di queste incertezze ci troviamo, comunque, di fronte alla prima descrizione nella storia di una pompa idraulica. Si trattava di un trasportatore a vite: questo tipo di pompa, sostanzialmente volumetrico, spostava quantità costanti di liquido ad ogni rotazione e per limitare i trafilamenti tra vite e statore, veniva impiegata per basse prevalenze ed alte portate.

È oggi utilizzata come idrovora e come mezzo di sollevamento negli impianti di depurazioni delle acque.

Tratto dal testo:"Coclea idraulica, la lunga storia da Archimede alla corrente elettrica" dell'Ing. Emanuele Quaranta - 2017.

A presto.

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